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“Jersey Boys”: l’elegia americana di Clint Eastwood diventa musicale

jersey-boys-trailer-italiano-e-locandina-del-film-di-clint-eastwood-1di Marco Chiappetta

TRAMA: Anni ‘50 – Nell’ambiente italoamericano e malavitoso della piccola cittadina di Belleville, New Jersey, l’incontro tra Tommy DeVito (Vincent Piazza), delinquente e chitarrista, Frankie Valli (John Lloyd Young), parrucchiere con la voce d’angelo, e il bassista Nick Massi (Michael Lomenda) pone le basi della nascita del gruppo doo woop che con l’aggiunta del compositore Bob Gaudio (Erich Bergen) si chiamerà Frankie Valli & The Four Seasons. Il successo, dopo tanti anni di gavetta, è enorme, ma deteriora progressivamente i loro rapporti e le loro vite.
GIUDIZIO: Impeccabile e riconoscibilissimo per stile, delicatezza, gusto classico del racconto ed estetica vintage, il 35° film di Clint Eastwood, tratto dall’omonimo musical di successo di Broadway, col pretesto della biografia di un gruppo molto popolare e del suo leader Frankie Valli (celebre per la canzone “Can’t Take My Eyes Off You”) mette in scena soprattutto un’altra malinconica elegia americana, di sogni, frustrazioni, riscatti, dolori, empatia e conflitti. Musica, ironia, salti temporali, personaggi che parlano al pubblico, riempiono un film ordinario che in mano al più grande autore americano diventa un altro tassello di un mosaico straordinario consacrato all’America. Un film minore, dichiaratamente e inevitabilmente, che forse non aggiunge e non toglie nulla alla filmografia del maestro, ma ne conferma ancora una volta, a ottantaquattro anni, voce e vocazione. Eccelsi gli attori, salvo Christopher Walken del tutto nuovi al grande schermo. Solita meravigliosa fotografia desaturata di Tom Stern, occhio cromatico di Eastwood dai tempi di “Debito di sangue” (2002).
VOTO: 3/5