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Horror e remake: quando il cult viene rimaneggiato (e rovinato)

di Brando Improta C’era una volta una schiera di registi fantasiosi che, con pochissimi mezzi e budget esigui, riuscivano a creare piccoli capolavori, diventati poi pietre miliari del cinema dell’orrore. Ci sono oggi, invece, la crisi del cinema, gli incassi miseri e la conseguente decisione dei produttori di rimettere mano a quei gioielli degli anni Settanta/Ottanta per sfornare una serie di debolissimi... 

Dietro il cinepanettone, la commedia all’italiana da Sordi a Totò. Genesi della risata giudicata “rozza”

di Brando Improta “Cari critici, il giudizio del pubblico vale come il vostro, anzi personalmente ritengo sia il vero e unico giudice. Che poi ti rendi conto che questa è gente che parla di cinema, ma non l’ha mai fatto in vita sua, sono imbottiti di nozionismo” (Ezio Greggio) 1983. Dopo il grande successo di “Sapore di Mare” (considerato oggi, a tutti gli effetti, un cult-movie),... 

Allen a pezzi/5

di Brando Improta “Sono decisamente contrario alla vecchiaia. Penso che non la si debba raccomandare a nessuno” (W. Allen) 2000-oggi Nel 2000 Woody Allen cambia casa di produzione e passa alla Dreamworks. Il suo primo film sotto la nuova etichetta è “Criminali da strapazzo”, un ritorno alla comicità pura degli esordi, con tante situazioni divertenti e gag a profusione. È una pellicola... 

Allen a pezzi/4

Woody Allen e Mia Farrow in "Ombre e Nebbia" di Branda Improta “Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos’ho che non va?” (W. Allen) 1990/1999 Gli anni novanta sono sicuramente i più vari per Woody Allen: alterna film comici o musicali ad altri più profondi, interpreta un gran numero di pellicole di cui non è autore,... 

Allen a pezzi/3

Fotogramma di "Una commedia sexy in una notte di mezza estate" di Brando Improta “Non vorrei mai far parte d’un club che accetti tra i suoi iscritti un tipo come me” (w. Allen) 1981-1989 Gli anni Ottanta, per Woody Allen, sono sicuramente quelli dei film più sperimentali. Tanti i generi e le soluzioni visive diverse che l’autore adopererà nel corso del decennio. Il primo prodotto... 

Allen a pezzi/2

Woody Allen in "Amore e guerra" di Brando Improta “Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?” (W. Allen) 1975-1980 Dopo aver diretto alcuni film dal taglio prettamente comico, Allen comincia a operare un cambiamento all’interno delle tematiche e dello stile delle storie. Nel 1975, dopo un anno di pausa, gira “Amore e guerra”... 

Allen a pezzi/1

di Brando Improta “Il mio primo film era così brutto che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte” (W. Allen) 1965-1973 Come si fa a dare una descrizione iniziale di un uomo come Woody Allen? Potrei dire che è ateo, per alcuni basterebbe a categorizzarlo. Ma forse per altri no. Si potrebbe allora dire che è un ottimo attore-autore. Ma sarebbe limitativo. Per esempio... 

La beffa della nuova commedia italiana: banalità mascherate da cambiamento

di Brando Improta Il 2011 è stato un anno di svolta per il cinema italiano: parte del pubblico ha infatti gridato al cambiamento, alla fine di un certo tipo di commedie in favore di altre più moderne. Lo scorso Natale appuntamenti tradizionali come il cinepanettone o il film di Pieraccioni hanno incassato molto, ma anche molto meno del solito: undici milioni e mezzo di euro per De Sica e company,... 

L’anima residua della commedia all’italiana: il valore e il contributo dei fratelli Vanzina

di Brando Improta Uscirà il 7 Ottobre, in quasi 500 copie, “Ex 2 – Amici come prima” con Vincenzo Salemme, Enrico Brignano e tanti altri; la regia e la sceneggiatura sono curate dai fratelli Carlo ed Enrico Vanzina. Ma chi sono questi due signori del cinema italiano? Figli dell’indimenticabile Steno (regista, fra gli altri, di “Totò a colori” e “Un americano a Roma”),... 

Verso i 150 anni di Unità: l’Italia vista al cinema

di Brando Improta E’ nel 1861 che l’Italia divenne una nazione: finalmente unita sotto una bandiera, nel nome di un unico popolo, e non frammentata in tanti regni dai dialetti diversi. Ecco, quindi, l’esigenza di ripercorrere i 150 anni trascorsi attraverso una delle cose migliori che il nostro popolo ha saputo sfruttare in campo artistico: il mezzo cinematografico. Perché diciamola tutta,...