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Luoghi di studio e di lavoro: la biblioteca di Croce e l’Istituto italiano per gli studi storici

image001di Stefano Santos

Nell’ambito del Maggio dei Monumenti, giunto alla ventesima edizione, l’Istituto Italiano di Studi Storici ha aperto al pubblico le sue sale di rappresentanza – al secondo piano di Palazzo Filomarino – al pubblico, alla presenza dell’assessore alla cultura del comune di Napoli Nino Daniele, del direttore della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” Mauro Giancaspro e rappresentanti dell’Accademia Pontaniana (Fulvio Tessitore) e della Società Napoletana di Storia Patria (Renata De Lorenzo). Il luogo si rivela significativo in quanto fu in questi appartamenti che Benedetto Croce, alla cui figura e alla sua opera “Storie e Leggende Napoletane” il Maggio dei Monumenti è stato intitolato, visse e operò prima di fondarvi l’Istituto nel 1946. Ancor più significativo l’evento in sé, che ha visto l’incontro e il coordinamento di importanti istituzioni culturali, le quali hanno risposto entusiasticamente all’appello rivolto dall’amministrazione comunale – come affermato dal segretario generale dell’Istituto Marta Herling, discendente di Croce e confermato dallo stesso assessore Daniele, il quale ha individuato nell’iniziativa, che vuole aprirsi al pubblico di ogni ceto e estrazione sociale, caratteri di “cultura democratica”, e dal direttore Giancaspro, che ha mostrato apprezzamento per l’iniziativa del comune.

Nelle due sale che compongono la mostra si è cercato di ricostruire il cammino di studio e ricerca bibliografica intrapreso da Croce nella stesura di “Storie e Leggende Napoletane”, con l’esposizione di edizioni di pregio delle opere che hanno fatto parte della bibliografia di riferimento per “Storie”, quali la novella “Andreuccio da Perugia” di Boccaccio, “Napoli Sacra” di Cesare D’Engenio, “Descrittione de i luoghi sacri della città di Napoli” di Pietro De Stefano, della pianta, risalente al 1566 che il filosofo adoperò per ricostruire i luoghi descritti, di rari suoi manoscritti quali il saggio “Perché non possiamo non dirci ‘cristiani’”, oltre a opere di Giambattista Vico, il cui catalogo fu il più consultato, e che fu precettore dei figli dei principi Filomarino. Durante la visita sarà inoltre possibile consultare opere crociane in formato digitale, come la prima edizione di “Un angolo di Napoli” e il “Discorso di Pescasseroli, e visionare un video di immagini provenienti dall’Archivio di Benedetto Croce risalenti al periodo 1899-1950, realizzato in occasione della manifestazione “Il Filosofo Croce” tenutasi a Prato nel 2006. La mostra terminerà il 31 Maggio 2014.

La mostra è visitabile nei seguenti orari:

dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00; il sabato dalle 9.00 alle 12.00;
per visite di gruppo prenotazione obbligatoria entro i venerdì ai recapiti: tel. 081.5512390 – 081.5517159 – e.mail: segreteria@iiss.it
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