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“Only God Forgives”: dal regista di “Drive”, un film pretenzioso ma suggestivo

c_Solo-Dio-Perdona--Only-God-Forgives_notizia-3-2di Marco Chiappetta

CANNES – A tutt’oggi è il film che più ha deluso il pubblico del Palais du Festival. Eppure benché non perfetto, certo compiaciuto e pretenzioso, il nuovo attesissimo film di Nicholas Winding Refn, che dopo “Drive” ritrova il suo magnifico attore Ryan Gosling, è una straordinaria lezione di regia e di stile cinematografico, finalizzata a un’esperienza visiva e interiore disturbante, alienante e sconvolgente. Ancor meno che nel superbo film precedente, la storia è poco più che uno straccio: a Bangkok, Julian, che gestisce un club di kickboxing, resta impassibile all’omicidio del fratello, reo d’aver ucciso e violentato una prostituta minorenne, e che l’implacabile, integerrimo poliziotto Chang ha lasciato uccidere dal padre della vittima; e solo per far contenta la madre (Kristin Scott Thomas, in biondo vamp), sboccata regina del narcotraffico venuta apposta dall’America, con la quale ha un rapporto controverso, s’impegnerà a vendicarsi. Sangue a go-go, grand guignol, puro splatter, sotto l’egida di una regia plastica e virtuosa, con una narrazione bizzarra, arrestata in cadenze lente e oniriche, quasi di pura contemplazione, piena di digressioni, ambiguità, sottotesti psicologici edipici e semi-incestuosi, improvvise esplosioni di violenza, gratuita e stilizzata, che intervallano i momenti morti del film, fino a un tronco finale surreale. No, non è “Drive”, non c’è l’estetica della violenza finalizzata a una storia, non c’è il romanticismo dell’eroe solitario, non c’è un’idea classica di film. È come se dopo il suo capolavoro, premiato a Cannes per la regia, l’autore danese abbia voluto rinnegarne il successo, con un film più chiuso, elitario, intellettuale, per pochissimi: un altro cinema, sperimentale e irripetibile, nel bene e nel male. La simbiosi onirica tra immagini (con la fotografia virata in giallo di una Bangkok infernale) e musica (preziosa, conturbante, di Cliff Martinez), è, per chi sa apprezzarla, un singolare viaggio mentale e morale oltre i limiti: chi vi entra, non ne esce più.

Ryan Gosling, protagonista di "Only God Forgives" ("Solo Dio Perdona", in Italia dal 30 Maggio)

Ryan Gosling, protagonista di “Only God Forgives” (“Solo Dio Perdona”, in Italia dal 30 Maggio)