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Napoli: Jovetic è l’uomo giusto per il dopo-Lavezzi?

di Francesco Astarita

Montenegrino, nato a Podgorica il 2 novembre 1989, è la speranza cui i tifosi della Fiorentina si sono più volte aggrappati.
E’ cresciuto calcisticamente nel Partizan di Belgrado. Qui in Italia ha vestito solo la maglia della Viola, con cui ha esordito in massima serie a diciotto anni, disputando poi anche la Champions League.
Stevan è essenzialmente una seconda punta dalle infinite capacità tecniche, e vede nel connazionale Vucinic il suo mentore. Racconta che da bambino il suo idolo era Andriy Shevchenko, giocatore ucraino e bandiera del Milan berlusconiano dal ’99 al 2006.
Per gli esperti del settore, il suo stile di gioco è paragonabile a quello di Roberto Baggio, un nome fra i tanti a quanto pare. Assieme ad Alexandre Pato e Javier Pastore, è considerato uno dei migliori talenti della sua età.
Due nomi altisonanti del nostro calcio, Giancarlo Antognoni e Sandro Mazzola, parlano così di Stevan: “È vero, anche a me Jovetic ricorda un po’ Baggio. Certo Roberto è stato un giocatore eccezionale, direi unico. Però quando si fanno due gol al Liverpool e in quella maniera, anche certi paragoni diventano leciti. Adesso speriamo che possa continuare così e che trovi sempre più spazio per giocare”, dice di lui il primo.
Così, Mazzola: ” Jovetic secondo me è un “campioncino”, ha tutte le qualità per emergere a grandissimi livelli. Baggio giocava più dietro, il paragone giusto è con Zola”.
Fisico imponente, 184 cm per 77 kg, Jo-Jo, così rinominato dai tifosi della curva Fiesole, è in grado di rivestire ruoli tra i più svariati. Dal rifinitore classico all’esterno alto a sinistra, passando per il ruolo di centravanti.
Abile nel dribbling, fa della visione d’insieme una delle sue caratteristiche dominanti. Abilissimo nello sfornare assist per i compagni, abbina al senso della posizione un buon tempismo sotto porta. Capace di siglare goal su punizione, possiede inoltre un buon tiro dalla media distanza.
Probabilmente, un neo del giovane risiede nella mancanza di cattiveria con cui si presenta spesso sotto porta. Limite, questo, che non gli ha permesso di andare oltre le 22 reti da quando è in Italia.
Il prezzo del cartellino appare accessibile, viste le potenzialità del giovane; pare che il patron della Viola, Andrea Della Valle, lo abbia fissato intorno ai 20 milioni di euro.
La domanda giusta è: quanto può essere utile un talento di queste dimensioni, tecnicamente indiscutibile ma fisicamente inferiore al partente Lavezzi, alla causa azzurra?

Di seguito, il video della doppietta del montenegrino ai danni del Liverpool nella partita disputata a Firenze il 29 settembre del 2009.
Due goal, gli unici della Viola, che sono valsi alla squadra toscana la storica vittoria ai danni degli inglesi.