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“Mud”: piccolo grande film di cuore americano

di Marco Chiappetta

TRAMA: Ellis (Tye Sheridan) e Neckbone (Jacob Lofland), inseparabili amici quattordicenni, s’imbattono sulle rive del Mississippi nel rude e selvaggio Mud (Matthew McCounaghey), ricercato per un omicidio da lui commesso per vendetta, che sta allestendo la sua fuga attraverso il fiume insieme con la sua amata Juniper (Reese Whiterspoon): i due ci stringono una forte amicizia e lo aiutano a riparare il battello per la partenza, a comunicare con la ragazza – intanto chiusa in una stanza di motel – e a mettersi in guardia dalla polizia e dai cacciatori di taglia che stanno setacciando tutto il villaggio alla sua ricerca.
GIUDIZIO: Terzo film di Jeff Nichols, un racconto emozionante di iniziazione, amicizia, avventura, (dis)illusione, anche violenza, rapporti paterni-filiali e lezioni di vita, ambientato nel cuore dell’America, quella più genuina e anche più cruda, nell’Arkansas semplice, provinciale, ma anche pieno di bellezze naturali e di quella poesia che ha la strada americana, almeno al cinema. Sotto la scorza di piccolo film indipendente, “Mud” è in realtà un grande film pieno di valori e sensazioni, spettacoli e tensioni, malinconico e affettuoso, romantico e quasi infantile nella sua purezza, che ha dalla sua i volti espressivi dei due ragazzini (specie Sheridan, anche perché più approfondito come personaggio), piccoli uomini coi primi problemi (solitudine, orfanità, delusioni amorose, ricerca di punti di riferimento), e un ottimo, inaspettato McCounaghey davvero convincente come figura quasi letteraria, fuori dal tempo, eroica a suo modo. Una favola appassionante, con l’impeto della gioventù e il suo pericolo, matura, dolceamara, poetica proprio perché vista con gli occhi ingannevoli e ingenui di un ragazzino.
VOTO: 3,5/5

Il cast e il regista di "Mud" a Cannes. Da sinistra: Jacob Lofland, Jeff Nichols, Reese Whiterspoon, Matthew McCounaghey, Tye Sheridan