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Mafie al Nord: quando il Settentrione sottovaluta l’infiltrazione criminale

di Matteo Spini

Si è negata la presenza. La si è minimizzata. E lo hanno fatto anche prefetti e sindaci di Milano ovvero le massime autorità istituzionali della locomotiva d’Italia. La mafia non esiste al Nord. La ‘Ndrangheta neppure. Ce l’hanno solo nel Sud, qui no. Qui siamo ricchi e un fenomeno così non potrebbe attecchire. E allora perchè anche in Lombardia le auto, le discoteche e i cinema bruciano?
Sono diverse le inchieste avviate (a partire dagli anni ’90 grazie ad Armando Spataro) che rivelano la presenza di numerose cosche mafiose e di ‘ndrine calabresi (quest’ultime ormai predominanti). Anche qui nel ricco Nord i subappalti finiscono nelle mani di imprese in odor di mafia, anche qui la criminalità organizzata controlla esercizi commerciali, anche qui gestisce lo spaccio di droga, anche qui ricicla denaro sporco, anche qui intimidisce, anche qui uccide. Eppure per le regioni settentrionali è come se valesse una presunzione d’innocenza (il Sud è terra di mafia, non il Nord), è come se fosse meglio non parlare di certi fenomeni per non gettare fango sulla “Padania”. Da qui il “negazionismo”, da qui la scarsissima attenzione mediatica, da qui il disinteresse e l’ignoranza di una grossa fetta dell’opinione pubblica. Il negare ed il minimizzare, però, portano ad effetti devastanti in quanto distolgono l’attenzione permettendo al fenomeno di dilagare. Ed è proprio ciò che succede. La criminalità organizzata avanza, si infiltra, colonizza intere aree dialogando con i partiti politici (di destra e di sinistra). Non ce ne rendiamo conto, ma le organizzazioni criminali comandano, di fatto, su vaste porzioni della Lombardia. E’ solo grazie al lavoro delle forze dell’ordine e di tanti magistrati coraggiosi che si è arginato il fenomeno.
Appare, comunque, sempre più necessaria una scossa per la società civile del Nord affinchè prenda finalmente coscienza del fenomeno (la scuola, l’università e i media hanno in questo senso un ruolo cruciale). E’ urgente sollecitare i partiti a fare pulizia tra le loro file. E’ urgente abbattere il muro dell’omertà, troppo spesso presente tra gli imprenditori settentrionali. Solo così eviteremo di finire dritti nel baratro, solo così potremo distruggere il cancro che ormai non infetta più solamente il Meridione.