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“Joy”: l’american dream al femminile nel nuovo film di David O. Russell

locandinadi Marco Chiappetta

TRAMA: Divorziata con figli piccoli, frustrata e sognatrice, Joy Mangano (Jennifer Lawrence) vive una vita modesta con la sua famiglia allargata e disfunzionale: la madre teledipendente Terry (Virginia Madsen), la dolce nonna Mimi (Diane Ladd) e l’ex marito venezuelano Tony (Edgar Ramirez), che ancora vive con lei. Quando lo sciroccato padre Rudy (Robert De Niro), reduce dall’ennesimo divorzio, inizia a frequentare la facoltosa vedova italiana Trudy (Isabella Rossellini), Joy pensa di approfittarne per investire su un suo brevetto, la funzionale scopa Miracle Mop. Coraggiosa e combattiva, Joy fronteggia la diffidenza dei familiari, rischia tutto, riesce a promuovere il suo prodotto nelle televendite gestite dal potente Neil Walker (Bradley Cooper), ma una serie di ostacoli non previsti sembrerà mettere a repentaglio la sua invenzione e la sua fortuna, nonché il benessere della sua famiglia.
GIUDIZIO: Metà biografico, metà inventato, questo frizzante, esplosivo ritratto di donna, racconto di una self-made woman dalla stalla alle stelle, conferma la freschezza e l’originalità di David O. Russell (“The Fighter”, “Il lato positivo”, “American Hustle”), sceneggiatore brillante, regista inventivo e soprattutto direttore di attori fenomenale, capace di trasformare una storia già vista e nello specifico non granché interessante in una commedia umana sui temi a lui cari: il sogno americano e lo spettro del fallimento, le dinamiche di una famiglia modesta e disfunzionale. Sostenuto come sempre da una colonna sonora variegata, tra rock, blues, jazz e classica, Russell è bravissimo a raccontare vita, ascesa e miracoli di una donna straordinaria (interpretata da una Jennifer Lawrence in forma smagliante), nascondendo un’ode alle virtù americane (faccia tosta, sacrificio, spregiudicatezza) e una critica al mito del successo. Ancor meglio, Russell lavora sui personaggi, trovando nello spazio intimo della casa, a un tempo rifugio e inferno, il teatro di battaglia di ruoli caratterizzati con lo scalpello e irresistibilmente umani. Sottovalutato e in apparenza “minore”, è un gioiellino di humour, energia e forza cinematografica. E un miracolo: Russell sa rendere poetiche ed emozionanti anche le televendite e i brevetti di aggeggi domestici.
VOTO: 3,5/5