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“Irrational Man”: crisi esistenziale e delitto perfetto nell’ultimo Woody Allen

r-irrational-man_notizia-2di Marco Chiappetta

TRAMA: Abe (Joaquin Phoenix), professore di filosofia tormentato e alcolista, al suo arrivo su una nuova cattedra affascina la brillante studentessa Jill (Emma Stone), che, con l’intento di alleviarlo dal suo malessere perenne, finisce per innamorarsene. Abe, in effetti, ritrova a poco a poco gusto per la vita, ma più che per questo nuovo incontro, sarà grazie all’idea improvvisa e folle di provare una nuova esperienza: compiere il delitto perfetto, uccidendo un perfetto sconosciuto e aiutando così altri perfetti sconosciuti.
GIUDIZIO: Sostenuto da due attori vivaci e perfettamente nelle corde dello stile del regista newyorkese, l’ultimo film di Woody Allen non aggiunge granché alla sua ormai sterminata filmografia, riproponendo ricette, ambienti, temi e soluzioni già viste (in questo caso l’amore e i suoi dilemmi, la crisi dell’intellettuale, l’idea dostoevskiana del delitto perfetto e le regole del caos che determinano la vita). Il risultato è ancora una volta una commedia dai toni vivaci, cinica quanto serve, ben oliata anche col gusto dell’artificio, assolutamente gradevole, che comunque offre un intrattenimento colto, intelligente, leggero, ancora personale pur se incorniciato in un film dichiaratamente minore e, a dirne il peggio, velleitario.
VOTO: 3/5