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“No Tic No Parti”: riparte la campagna sui trasporti lanciata dal Laboratorio Aprile di Acerra

flash mob 2di Maria Bianca Russo

Cosa succede quando i giovani si organizzano? Lo scorso 6 ottobre, i militanti del Laboratorio Aprile, sito ad Acerra, hanno effettuato un flash mob all’interno della stazione collocata nel pieno centro cittadino per lanciare la campagna sui trasporti “No Tic No Parti”. Tra la folla inferocita a causa di ben tre treni soppressi e uno in ritardo, i giovani della primavera permanente sono entrati in azione. Un grande problema per gli acerrani, ma in generale per ogni persona che si sposta è costituito dal trasporto pubblico. Ogni giorno, infatti, una grossa fetta della cittadinanza costituita da studenti medi e universitari fuori sede e lavoratori pendolari utilizza i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere i rispettivi luoghi della formazione e del lavoro. Oltre ai problemi che conosciamo ormai benissimo,ossia quelli legati alla pessima condizione del trasporto pubblico campano, tra treni in ritardo, soppressi e sovraffollati, l’anno 2015 ha portato con sé anche un inasprimento delle tariffe, che va a colpire le categorie più deboli della popolazione. Le stesse che in questo periodo sono anche quelle più afflitte dalle attuali linee politiche e dalla mancanza di attenzione che queste hanno per il welfare state. E’ dunque “illegittimo l’aumento della tariffa che il TIC [tariffa integrata campana] ha portato con sè”. In una decina d’anni, infatti, il costo del biglietto è quasi raddoppiato. Per tali ragioni, mediante una petizione cittadina, il Laboratorio Aprile raccoglierà le firme per poi protocollarle, inviarle al comune di Acerra ed invitarlo a esperire ricorso al TAR della Campania per l’annullamento della delibera n. 360/2014. Tale ricorso ha anche dei precedenti nella nostra Regione, come quelli dei comuni di Portici e Marano.