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Vintage, mon amour

di Roberto P. Russo

Chi non tiene l’ipod su riproduzione casuale alzi la mano. Bene, immagino che in giro per il mondo ci siano poche mani alzate, e di certo la mia non lo è. Però ultimamente questa nostra abitudine mi ha fatto pensare. In effetti, può risultare noioso sentire sempre lo stesso artista e la tecnologia, dopo molti anni, è venuta incontro anche a questa esigenza, grazie allo sviluppo del formato mp3. Tralasciando quelli che possono essere i commenti sulla più semplicistica qualità del suono rispetto ai cd o ai dischi in vinile (sospiro), quello che mi ha dato da pensare è il fatto che,  da quando usiamo i lettori mp3, stiamo perdendo il concetto di album. Il senso che ha un determinato ordine dei brani nell’album e il messaggio in esso contenuto sono importanti: pensiamo a “The Wall” dei Pink Floyd, un concept album che ha appassionato milioni di persone e ha segnato una generazione. Probabilmente, se fosse stato scaricato e posto in mezzo ad altre centinaia di brani non avrebbe avuto lo stesso impatto; ci si sarebbe ritrovati a sentire “Another Brick in the Wall Part II” camminando per strada dopo un qualsiasi altro brano di nonsochì, e magari la prima parte sarebbe sbucata l’indomani facendo palestra. Questo discorso può sembrare nient’altro che un polveroso estremismo musicale,  ma chiedete a una qualsiasi persona cresciuta anche con il più banale mangiacassette. Di sicuro vi verrà detto, dopo un iniziale sbuffo, che “ai miei tempi non era così, bla bla bla…”, però non sarebbe male notare quel brillio nei suoi occhi e prendere in considerazione l’idea. Non dimentichiamo anche che gli album che si succedono nel tempo sono gli indicatori dell’evoluzione, non solo di un artista e del suo genere musicale ma soprattutto del mondo. Ha senso ascoltare un album per rendersi conto di come si è sviluppato il sound dei nostri artisti preferiti nel tempo e di come sia cambiato il mondo insieme a loro. Personalmente mi sto impegnando nel riscoprire il concetto di album e devo ammettere che è affascinante, ve lo consiglio.

La playlist della settimana:

1 Impressioni di Settembre – Marlene Kuntz

2 State of Love and Trust – Pearl Jam

3 Cannonball – Damien Rice

4 Tears in Heaven – Eric Clapton

5 Dynamo of Volition – Jason Mraz

6 Better Than – John Butler Trio

7 Walk Away – Franz Ferdinand

8 Warrior’s Dance – The Prodigy

9 Bevo – Ministri

10 Light and Day – The Polyphonic Spree