Home » Cinema, News, Spettacolo » “Goool!”: la magia del cinema e del calcio secondo Juan José Campanella

“Goool!”: la magia del cinema e del calcio secondo Juan José Campanella

locandinadi Marco Chiappetta

TRAMA: Amadeo, ragazzino timido e campione di biliardino, batte in una partita il presuntuoso e arrogante coetaneo Grosso. Questi, anni dopo, diventato un famoso calciatore, torna in paese col desiderio di distruggerlo e prendersi una rivincita contro Amadeo. Vicino a perdere il suo territorio, la ragazza che ama (Laura) e il suo gioco, Amadeo trova un insospettato e imprevisto aiuto proprio nei calciatori del biliardino, che si liberano dalla sbarra metallica per sconfiggere ancora una volta l’odioso avversario. Questa volta la posta in palio è la cittadina intera, con le sue tradizioni e la sua gente, e tutto si gioca in un vero campo da calcio.
GIUDIZIO: Costato la cifra record di venti milioni di dollari e premiato da un clamoroso successo di pubblico in Argentina, l’esordio nel cinema di animazione di Juan José Campanella, a quattro anni dall’Oscar per l’indimenticabile “Il segreto dei suoi occhi”, è un gioiellino fatto di invenzioni visive, citazioni cinematografiche, gag slapstick, ma soprattutto prodigo di valori (lealtà, amicizia, rispetto, sport, identità), che se sfrutta in tinte nuove un’idea – l’antropomorfizzazione dei giocattoli – già brillantemente usata in passato (“Toy Story”, ma anche “Small Soldiers” di Joe Dante), è sempre coerente con il nucleo tematico dell’autore argentino: passione, passione, passione. C’è anche, come in “Luna de Avellaneda”, un discorso sull’identità collettiva, sui valori della comunità e sul contrasto violento tra tradizione e progresso che, attraverso la favola e una forma certo più universale e semplicistica come l’animazione digitale, aggiorna la poetica di Campanella in un linguaggio espressivo diverso, ma sempre classico, elegante, al contempo semplice e sofisticato. Nessuna morale banale o didattica, nessun buonismo. Come in “La vita è meravigliosa”, la massima fonte di ispirazione del regista, i cattivi restano cattivi e impuniti fino alla fine, e ai buoni, perdenti con classe, non resta che sopravvivere, riconciliarsi, ricominciare, accontentarsi delle piccole grandi cose della vita.
VOTO: 3/5